Il progetto rientra nel programma Education congiunto dell’ESA (European Space Agency) e dell’ASI promosso da Samantha Cristoforetti che ha condiviso con i bambini la sua esperienza effettuando dei collegamenti dalla Stazione Spaziale Internazionale, coinvolgendoli in attività che li hanno stimolati a guardare il cielo. L’astronauta rappresenta un modello positivo per i più giovani ed un incentivo ad approfondire le materie scientifiche e a sfidare qualunque stereotipo e pregiudizio.
Un messaggio di incoraggiamento nello spirito della visione di Toyota ‘Beyond Zero’ che mira alla realizzazione di una società migliore, nella quale ognuno possa esprimere appieno le proprie potenzialità, al di là di possibili pregiudizi, stereotipi, limitazioni o barriere, fisiche e culturali. Beyond Zero mira ad un modello di mobilità che pone l’uomo al centro, dove le zero emissioni non sono il traguardo ma una tappa del percorso verso una società inclusiva, ambientalmente sostenibile e sicura, in cui nessuno viene lasciato indietro, grazie allo sviluppo di soluzioni di mobilità sostenibili e accessibili per tutti.
“Essere stati il Mobility Partner di questo importante progetto ci riempie di orgoglio, perché è fondato sugli stessi valori nei quali crediamo e che sono alla base della nostra visione ‘Beyond Zero’, che mira alla realizzazione di una società migliore – ha dichiarato Luigi Luca’, Amministratore Delegato di Toyota Motor Italia. Siamo fortemente impegnati nella realizzazione della nostra missione attraverso iniziative sociali ed occupazionali che siano vicine al territorio, finalizzate alla promozione della diversità e dell’inclusione, con l’obiettivo di arricchire e migliorare la vita delle persone e delle comunità nelle quali operiamo. In questa direzione, riteniamo che la formazione nelle discipline tecnico scientifiche non sia funzionale solo all’inserimento nel mondo del lavoro, ma anche alla realizzazione di una cittadinanza sempre più consapevole, attiva e informata”.
“Aver girato tutta Italia ci ha permesso di incontrare realtà educative differenti, accomunate dall’interesse e dalla voglia di avvicinarsi alle materie scientifiche. Essere riusciti a sensibilizzare i più piccoli a questo mondo, attraverso laboratori pratici all’insegna della scienza e della sostenibilità, è un obiettivo che ci eravamo prefissati ad inizio tour e che siamo orgogliosi di poter dire di aver conseguito. Attraverso l’osservazione delle stelle abbiamo gettato un seme sia per il desiderio di conoscenza, specialmente nelle materie Stem, che per l’attenzione alla sostenibilità in tutte le sue declinazioni. Senza la collaborazione con Toyota tutto ciò non sarebbe stato possibile, una collaborazione di cui andiamo orgogliosi che ci ha permesso di visitare tutto il Paese e allestire laboratori per i nostri piccoli partecipanti” ha commentato Alessia Mosca, già Europarlamentare e tra le fondatrici de Il Cielo Itinerante.
Durante il tour, Toyota è stata anche protagonista di uno dei laboratori scientifici, nel quale ha presentato le soluzioni tecnologiche a beneficio di una mobilità sostenibile, con un focus particolare sulla sua trentennale esperienza nello sviluppo della tecnologia delle fuel cell alimentate ad idrogeno. Uno sviluppo che ha portato alla introduzione sul mercato nel 2014 della Toyota Mirai (parola giapponese che significa ‘futuro’), la prima berlina elettrica alimentata a idrogeno prodotta in serie, arrivata oggi alla seconda generazione e diffusa nel mondo in oltre 20.000 esemplari.